Di solito quando vai a queste fiere come ti senti? quando ti chiedono una foto?
Quando mi chiedono una foto mi si riempie lo sguardo di gioia, e sul volto solitamente mi si dipinge un sorriso, è una cosa bellissima quando le persone riconoscono il tuo personaggio, soprattutto se è meno in voga in quel determinato momento. Non evito di dire che quando sento il nome il mio cuore batte a mille per via della mia timidezza, ma subito scompare per dare spazio alla gioia
Cosa puoi consigliare a chi comincia?
Di essere sempre se stessi, anche se si sta interpretando un personaggio bisogna farlo un briciolo anche della tua esperienza, non essere l’incarnazione di esso, ma lasciare spazio anche al tuo io interiore che ti ha fatto scegliere quel determinato personaggio. E se venite criticati non dateci tanto peso, anche perché lì sotto al cosplay non c’è un personaggio, ma vi è una persona in carne e ossa, prendete solo quelle che vi possono aiutare e fatene un punto di forza, perché il cosplay è divertimento, non una gara di chi interpreta meglio lo stesso personaggi, anzi, molte volte è bello scambiare opinioni con gli altri. In poche parole non lasciate che il personaggio si impossessi di voi, ma fate al contrario
Secondo te il cosplay è terapeutico per certi versi?
Certamente, è terapeutico perché ti fa rilassare e aiuta a sbocciare caratterialmente, come è successo per me; in fondo è bello passare una giornata in panni diversi che non sono quelli soliti della vita quotidiana
Ad esempio a te cosa ti ha aiutato?
A me ha aiutato molto trovare un gruppo piccolo con i quale ho fatto un raduno al Lucca e poter discutere tranquillamente e, anche se il personaggio non è proprio uno di quelli che parla molto, io mi sono messa a chiaccherare prima con alcuni, poi con altri, non è stata una cosa repentina ma piano piano il cosplay mi ha aiutato a parlare in pubblico senza balbettare o piangere.
E pensi che ciò può essere anche per gli altri?
Può essere per tutti, indistintamente dal carattere e dal personaggio, fare cosplay non è solo un gioco, ma anche una mano fondamentale a superare le proprie paure.
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Progetti per il futuro?
Moltissimi, ma per il momento mi dedico a quelli che ho già a casa, soprattutto per quelli che sono stati portati pochissimo e che mi dispiace lasciare nell’armadio, ma comunque non mi fermo e appena sarà passato il Lucca Comics mi dedicherò ad alcuni progetti che ho in mente.
Ok io ti ringrazio e spero che l’intervista sia stata di tuo gradimento?
Moltissimo, era la prima volta che ne facevo una e mi sono divertita da matta. Sono io che devo ringraziare te